Al Museo della Specola con Cuoghi Corsello

Nei suggestivi spazi della Specola del Museo di Palazzo Poggi a Bologna (Via Zamboni, 33), è possibile ammirare l’imponente installazione temporanea di Cuoghi Corsello, nata nel contesto di Art City il 2 febbraio: Mostri, noi, gli altri, sé stesso.

L’opera vanta la curatela di Luca Ciancabilla, professore dell’Università di Bologna e curatore d’area umanistica del Sistema Museale d’Ateneo e il sostegno di un’agenzia per il lavoro. Inoltre, l’installazione fa parte della serie di iniziative realizzate in occasione della ricorrenza del cinquecentesimo anniversario della nascita di Ulisse Aldrovandi (celebrato nel 2022), padre fondatore delle scienze naturali del XVI secolo, focalizzandosi su uno dei suoi studi più conosciuti ed apprezzati: quello sulla Monstrorum historia.

Edito per la prima volta nel 1642, questo interessante studio di Aldrovandi si concentra sulla scoperta di ciò che non è visibile, celato; da sempre l’uomo è affascinato da quello che è sconosciuto e misterioso e i mostri sono nient’altro che tutto ciò che è impossibile classificare e spiegare in maniera oggettiva. Dati i presupposti, quale luogo più indicato per la collocazione di Mostri di Cuoghi Corsello, se non la sommità della Specola?

Varcata la soglia della torre astronomica, il piano più alto del Museo, alla quale si accede dopo un’impegnativa salita sulla tortuosa scala a chiocciola, veniamo catapultati verso l’infinito dal tunnel spazio-temporale disegnato al suo centro, che rappresenta il tramite che ci accompagna in questo viaggio verso l’ignoto. Creato con le dismesse tende rosse ormai logore dal sole e dal tempo che coprivano i finestroni dell’osservatorio, il tunnel si riversa nel cielo e crea per noi un collegamento verso quell’universo infinito e misterioso tanto caro ad Ulisse Aldrovandi.

Installazione di Cuoghi Corsello, Specola 2023

Al centro dell’installazione, alzando gli occhi, scorgiamo una figura già familiare (la vediamo per la prima volta nella sala al piano inferiore) che ricorda la silhoutte di una stella a quattro punte: è la Mostrella, un po’ mostro, un po’ stella, che rappresenta il punto di congiunzione tra la poetica di Cuoghi Corsello e quella dello scienziato. Tutto intorno, sulla stoffa delle tende, sono raffigurati i mostri che tanto ci affascinano e ci spaventano, come se fossero delle costellazioni nel cielo; anziché su un’astronave spaziale, siamo invitati dai due artisti a cavalcare con la fantasia le piccole riproduzioni di galeoni e barche a vela, disseminate negli angoli della Torretta, alla scoperta di questo enigmatico oceano rosso. In pieno accordo con la poetica del riutilizzo di materiali che altrimenti andrebbero sprecati, perno fondamentale della poetica di Cuoghi Corsello, le tende rovinate, sostituite da nuove grazie al sostegno di una società di lavoro interinale, rinascono come simbolo di amore e gratitudine per gli oggetti del passato.

Da luogo deputato all’osservazione e allo studio di stelle e pianeti, la Specola ospita un altro tipo di spettacolo astronomico, dove ad essere indagati in questa occasione sono i nostri timori e le nostre paure, guidati dalla sapiente mano del duo di artisti, che ci accompagna in questo viaggio verso l’ignoto.

Monica Cuoghi (nata a Mantova nel 1965) e Claudio Corsello (nato a Bologna nel 1964) vivono e lavorano attualmente a Bologna. Il duo collabora da più di 30 anni e fin dall’inizio concentra la sua ricerca artistica sui luoghi marginali, abbandonati e lontani dalla produzione più convenzionale. Coerentemente con queste premesse, le loro opere si diffondono nei luoghi pubblici in giro per la città, accorciando la distanza tra arte e vita quotidiana. Dalla street art degli inizi (pensiamo a Pea Brain, primo personaggio fittizio inventato dal duo, simbolo della personale indipendenza creativa) lo stile dei due artisti evolve negli anni, arrivando a sperimentare e coinvolgere molteplici linguaggi e tecniche, molto diversi tra loro.

L’installazione di Cuoghi Corsello resterà negli spazi della Specola fino al 31 maggio e rappresenta anche un più che valido motivo per visitare e scoprire, per coloro che ancora non lo avessero fatto, lo splendido Museo.

In copertina l’installazione realizzata da Cuoghi Corsello, Mostrella

Sara Cosimini

Sara Cosimini

Sara Cosimini è una storica dell'arte, specializzata in Beni Storico-Artistici all'Università di Bologna. I suoi interessi principali sono incentrati sull'arte contemporanea.

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