Alla Pinacoteca di Bologna esposto nelle nuove sale del Rinascimento il ritratto di Alessandro Farnese

Lo scorso 29 marzo, la Pinacoteca Nazionale di Bologna (via delle Belle Arti, 56), ha inaugurato e riaperto al pubblico la sezione del Rinascimento in una veste completamente rinnovata, grazie alla realizzazione di un nuovo percorso espositivo, un nuovo allestimento ed una nuova e più elegante veste grafica. I visitatori, inoltre, potranno ammirare fino a tutto il mese di agosto, il ritratto del principe Alessandro Farnese di Sofonisba Anguissola, proveniente dalla National Gallery of Ireland di Dublino. 

La revisione dell’ala del Rinascimento, scrigno prezioso delle opere del XV e del XVI secolo, iniziata durante la preparazione dell’importante mostra da poco conclusasi Giulio II e Raffaello. Una nuova stagione del Rinascimento a Bologna, rappresenta il primo passo verso un rinnovo più generale degli ambienti della Pinacoteca, che nel corso dell’anno interesserà anche altre sale. L’intento è quello di creare una sempre più efficace accessibilità e godibilità del patrimonio del museo; in questa ottica, la nuova veste della sala del Rinascimento, rappresenta un vero e proprio banco di prova per verificare e rendere più efficaci le scelte adottate, in vista delle prossime fasi.

Estasi di Santa Cecilia (Raffaello)

Il nuovo assetto comprende 20 sezioni che seguono precisi criteri cronologici e tematici: le opere conservate seguono l’arco temporale che dal tramonto del Medioevo del 1450 arriva fino al pieno Rinascimento della metà del 1500. L’allestimento rinnovato punta i riflettori sulle opere e sugli artisti più significativi per Bologna del secolo in questione, tenendo conto anche di quanto emerso dal lavoro congiunto tra la Pinacoteca e l’Università di Bologna, eseguito per la mostra su Giulio II. Inoltre, l’occasione si mostra favorevole anche per l’inserimento di opere che prima risultavano escluse dalla rassegna, poiché non legate alla storia della città: adesso nelle sale è possibile apprezzare anche grandi artisti del calibro di El Greco, Tiziano e Tintoretto.

L’Ultima Cena, El Greco (circa 1567-1568), Pinacoteca nazionale di Bologna.

La grande novità di questa riapertura è rappresentata dall’arrivo di Perugino e le sue due tavole, che vanno a sostituire le opere temporaneamente assenti perché in prestito a musei con mostre attualmente in atto (ad esempio, l’intenso frammento raffigurante la Maddalena di Ercole De’ Roberti, risulta tutt’ora in prestito alla mostra di Palazzo dei Diamanti, dedicata al Rinascimento ferrarese). Le preziose tavole, il Battesimo di Cristo (1502-1525) e San Giovanni Battista tra i santi Francesco, Girolamo, Sebastiano e Antonio da Padova (1509 c.a) provengono entrambe dalla Galleria Nazionale dell’Umbria e rappresentano un’ottima occasione per realizzare iniziative di approfondimento, divulgazione e percorsi didattici.

Lo scorso 27 aprile è arrivato anche il Ritratto del principe Alessandro Farnese di Sofonisba Anguissola, proveniente dalla National Gallery of Ireland. La selezione delle opere, il percorso di fruizione e i loro apparati (curati da Mirella Cavalli e Arianna Manes) sono ripensati in vista di una maggiore godibilità per il visitatore: oltre a tenere conto della cronologia, il nuovo allestimento si focalizza su nodi tematici importanti e su artisti e singole opere significativi per la migliore comprensione del percorso.

Vengono sottolineate così, attraverso questo cammino preciso e lineare, l’importanza dei pittori ferraresi, l’eccellente attività di orafo del pittore Francesco Francia, in dialogo con le due tavole di Perugino, la bizzaria di Aspertini e ancora, la maestria di Raffaello, esaltata nella sua Estasi di Santa Cecilia, fino ad arrivare alle delicate figure che abitano le tele di Parmigianino. Per ciò che riguarda l’allestimento della sezione del Rinascimento, la Pinacoteca, al termine della mostra da poco conclusasi, affida il lavoro allo Studio Bettini Architetti. Il progetto intende focalizzare l’attenzione su un sistema allestitorio quanto più agevole e versatile, che consenta sostituzioni e nuovi inserimenti nel percorso espositivo, senza tuttavia alterare la configurazione spaziale originaria, formata da una lunga manica spartita al centro da porzioni di muratura sollevati da terra e sostenuti da strutture in ottone.

San Giovanni Battista, attribuito a Pietro Vannucci detto Il Perugino (1500-1510 circa)

Il percorso espositivo perimetrale segue un’ideale linea del tempo, mentre le sale centrali racchiudono diverse sezioni tematiche di approfondimento, anch’esse ordinate seguendo un ordine cronologico. La grafica dell’allestimento, presentata per la prima volta in occasione della mostra su Giulio II, è a cura dello Studio Eremo, in collaborazione con The Harvest Consulting e si inserisce nella più generale opera di revisione coordinata della Pinacoteca tutta. 

Foto copertina, particolare del ritratto del principe Alessandro Farnese di Sofonisba Anguissola, esposto in Pinacoteca a Bologna e in prestito dalla National Gallery of Ireland. Sotto il dipinto completo

Principe Alessandro Farnese di Sofonisba Anguissola (1560 circa; olio su tela, 107 x 79 cm; Dublino, National Gallery of Ireland)

 

Sara Cosimini

Sara Cosimini

Sara Cosimini è una storica dell'arte, specializzata in Beni Storico-Artistici all'Università di Bologna. I suoi interessi principali sono incentrati sull'arte contemporanea.

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