Bologna Festival, Doni e Brunello in concerto all’Auditorium Manzoni
di Giovanni Neri
La rassegna Grandi Interpreti del Bologna Festival ha ospitato giovedì 12 maggio all’Auditorium Manzoni di Bologna, l’Accademia dell’Annunziata diretta da Riccardo Doni e con Mario Brunello solista col suo ormai celebre violoncello ‘piccolo’.
Brunello è certamente una delle eccellenze del panorama violoncellistico internazionale a partire dal suo successo al Concorso internazionale Čajkovskij del 1986. Il suo violoncellismo è più rivolto all’analisi approfondita dei brani eseguiti che all’esecuzione virtuosistica (a differenza – per fare un esempio – di Isserlis). Il suo interesse, recentemente, si è rivolto al violoncello piccolo che secondo Brunello meglio riflette lo spirito di molte composizioni del 6-700 (a partire da Bach). “Lo strumento non è – chiarisce il musicista veneto – lo stesso per cui Bach scrisse la sesta delle sue Suite: quello è a cinque corde, più diffuso; questo ne ha quattro e si potrebbe dire, in pratica, un violino grande, un violino “tenore”. Del violino, infatti, ha la stessa accordatura, ma un’ottava più bassa”. Con molta franchezza debbo dire che ascoltandolo a occhi chiusi mi parrebbe di ascoltare un normale violoncello ma soltanto un ascolto comparativo permetterebbe di percepirne le differenze. Ovviamente essendo la tastiera più corta questo permette all’esecutore un maggiore virtuosismo che però nel caso d Brunello non è il suo carattere distintivo anche se le sue esecuzioni sono tecnicamente perfette. I brani eseguiti nel concerto appartengono tutti al periodo barocco (anche quello di Moretto che richiede un complesso finale tecnico basato sul capotasto nella parte superiore finale della tastiera). Va sottolineata la capacità di Brunello di estrarre dallo strumento un suono perfetto, ma anche di intensità tale da potere essere ben percepito anche dalla seconda metà della platea. Gli strumentisti dell’Accademia dell’Annunciata diretta da Riccardo Doni sono un ottimo complesso barocco che ha assecondato perfettamente lo strumento solista dando luogo a un concerto molto godibile e che è stato salutato da prolungati applausi.
Programma
Giuseppe Tartini Concerto in la maggiore per violoncello piccolo, archi e b.c.
Antonio Vandini Concerto in re maggiore per violoncello piccolo, archi e b.c.
Vanni Moretto “L’antro dell’orco” per violoncello piccolo, archi e clavicembalo scherzo musicale liberamente tratto da “L’arte dell’arco” di Tartini
Giulio Meneghini Concertone III in do maggiore per archi e b.c. da “Le prime sei Sonate della prima opera del Tartini Giuseppe tradotte in Concertoni a 4 parti reali per accademia da Giulio Meneghini” (trascr. Marco Doni)
Ottorino Respighi Pastorale per violoncello piccolo, archi e b.c. dalla “Sonata Pastorale” di Tartini
Giuseppe Tartini Concerto in re maggiore per violoncello piccolo, archi e b.c.
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