Boom, il nuovo innovation center hub di Crif L’Emilia-Romagna è la Silicon Valley italiana
Alle porte di Bologna nasce Boom, un nuovo hub voluto da Crif, l’azienda globale specializzata in sistemi di informazioni creditizie. Una opportunità che prende vita nel nuovo spazio di Osteria Grande e candida sempre più questo territorio a diventare la Silicon Valley italiana. Un luogo al servizio della conoscenza e dell’innovazione. Ne abbiamo parlato con il direttore della comunicazione di Crif, Maurizio Liuti.
Perché Crif ha deciso di far nascere Boom?

«Boom è stato concepito per diventare il nuovo knowledge e innovation hub di Crif (hub di conoscenza e innovazione), un luogo fisico e digitale dove formazione, innovazione, imprenditoria si incontreranno e si contamineranno per generare nuove opportunità di crescita e favorire uno scambio continuo di know-how – conoscenze -. Il progetto Boom non solo è assolutamente coerente con la forte vocazione di Crif all’innovazione, ma si inserisce alla perfezione all’interno di una consolidata strategia di investimenti che mira a favorire lo sviluppo di una nuova imprenditorialità ad alto contenuto tecnologico e di nuove competenze in grado di sperimentare nuove strade per creare idee realmente innovative e tradurle in progetti concreti».
Boom punta molto sulla formazione. Che opportunità e progetti avete previsto per gli studenti bolognesi?
«Abbiamo diversi progetti. Boom education propone laboratori, corsi, eventi, campi estivi e giornate formative per scuole, insegnanti e famiglie. L’obiettivo è avvicinare studentesse e studenti, in maniera attiva ed esperienziale, a tematiche attuali e innovative, come finanza sostenibile, ambiente e sostenibilità, robotica sociale, intelligenza artificiale ecc… Boom Learning, invece, è un’area dedicata a professionisti, aziende e giovani in cerca di lavoro, ideata per approfondire attraverso percorsi competenze innovative legate agli ultimi trend, come ad esempio data science (scienza dei dati), digital transformation (trasformazione digitale), digital payments (pagamenti digitali), digital marketing ecc… Anche i giovani neo-laureati in cerca di occupazione potranno trovare un’opportunità di crescita con Boom4hiring, che offre percorsi di specializzazione per acquisire competenze associate alle figure professionali più ricercate oggi dalle aziende. Il progetto partirà nell’immediato con i primi laboratori e workshop online, ma con l’inaugurazione del nuovo spazio fisico di Osteria Grande, programmata negli ultimi mesi dell’anno, si aprirà poi rapidamente a collaborazioni nazionali e internazionali unendo risorse e competenze di diversi settori per fare crescere Bologna e la Regione Emilia-Romagna. Contribuendo a renderla sempre più un polo di riferimento per l’innovazione a livello europeo».
L’Italia ha vissuto e sta vivendo un lungo periodo di crisi, Boom è un nome che ricorda invece un periodo felice della nostra storia. Auspicate che il nuovo progetto possa riportare crescita e speranza nel futuro?
«La violenta accelerazione impressa da un lato dalle nuove esigenze emerse a seguito della pandemia, dall’altro dall’innovazione tecnologica, rappresenta per molti versi una strada di non ritorno. Questa è anche una straordinaria opportunità di crescita, con ampi spazi per definire nuove progettualità che possono contribuire concretamente alla ripartenza del Paese. L’ambizione del progetto Boom è diventare un punto di riferimento per i giovani talenti e per le start-up che vogliono intraprendere un percorso di crescita strutturato. Lo scopo è sostenere e sviluppare lo spazio fragile e strategico che da sempre collega il mondo della ricerca e quello dell’impresa».
Ritenete che Bologna sia il luogo giusto per proporre innovazione?
«Crif è fortemente legata al territorio bolognese, dove è stata fondata oltre 30 anni fa per poi svilupparsi a livello globale, arrivando ad operare oggi in più di 50 paesi di 4 continenti».
Quali sono le realtà del territorio con cui intendete creare sinergie e condividere progetti?
«Fondazione Golinelli sarà il principale partner di Crif per la progettazione, la gestione e l’erogazione di tutte le attività educative e formative per le scuole, di iniziative volte al sostegno e alla crescita di start-up e di nuove realtà imprenditoriali. Oltre a questa partnership, il progetto metterà in rete realtà locali attive in diversi settori e operatori della formazione e della consulenza. Inoltre, per il programma di accelerazione delle start-up Crif e G-Factor si avvarranno anche della partnership tecnica di Emil Banca, Bper e Gruppo Bcc Iccrea».
Ci può anticipare qualche progetto particolarmente interessante?
«Va sicuramente citata la seconda edizione del programma di accelerazione I-Tech Innovation, gestito con la collaborazione di Fondazione Golinelli, che per l’anno in corso prevede investimenti per oltre 1,5 milioni di euro rivolti a start-up innovative. Dopo l’esperienza di successo dello scorso anno, con oltre 240 proposte pervenute e valutate, l’obiettivo è favorire nell’immediato la creazione di una nuova imprenditorialità ad alto contenuto innovativo e tecnologico, investendo su settori strategici a livello nazionale e internazionale, e nel lungo periodo contribuire a colmare il grave ritardo dell’Italia in ambito tecnologico».
Quanto è stato investito per la realizzazione di Boom?
«Il nuovo insediamento di Boom, progettato all’insegna della sostenibilità, della flessibilità e della fruibilità degli spazi interni ed esterni, verrà realizzato ad Osteria Grande, alle porte di Bologna, con un investimento complessivo pari a circa 11 milioni di Euro. Il nuovo fabbricato di 3.200 mq complessivi, in avanzata fase di costruzione dopo la demolizione degli edifici esistenti, si sviluppa in altezza su quattro livelli concepiti per garantire massima flessibilità e fruibilità degli spazi interni ed esterni. Il prefabbricato sarà realizzato in cemento armato e sarà rivestito interamente da vetrate, per consentire trasparenza e interscambio con l’ambiente esterno, garantendo massime prestazioni, isolamento termico e dispersioni vicine allo zero. Il progetto, all’insegna della sostenibilità, si inserisce perfettamente nell’ambiente circostante, con un giardino in quota, un terrazzamento verde che percorre tutti i livelli del fabbricato».
Sono previste nuove assunzioni? Di quante unità parliamo e per quali professionalità?
«Il progetto Boom porta con sé anche significative ricadute in termini di occupazione. A questo riguardo, da fine 2020 ad oggi Crif ha attivato 12 percorsi per neolaureati, con il coinvolgimento di circa 180 talenti, il 90% dei quali è stato successivamente assunto dalle società del Gruppo. Altre 8 iniziative sono in partenza imminente, con focus sulle professioni della tecnologia (sviluppatori, sistemisti, esperti della cyber security), dei dati e della digitalizzazione (data analyst, data scientist e business consultant), tutti percorsi che in futuro saranno organizzati all’interno dell’iniziativa Boom».