CUBoFEST Visite di gruppo 🚩 ALLA SCOPERTA DEI TESORI DELLA PINACOTECA CIVICA DI FORLÌ📌 Forlì 21 settembre 2023

Un viaggio e attraverso 7 secoli di arte, oltre 50 artisti, per scoprire le opere più intriganti e misteriose, il significato recondito dell’iconografia sacra, i capricci dei committenti, le storie di vita dietro i ritratti, i segreti tecnici, la magia della luce e delle ombre, la poesia dei paesaggi, i silenzi delle nature morte e le pennellate più emozionanti

Ideazione e conduzione: Serena Togni

Data: giovedì 21 settembre, ore 17.00-18.30

Luogo: Forlì; Museo San Domenico – P.le Guido da Montefeltro, 12, 47121 Forlì FC

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Immagine di copertina @Gabriella Berardi

Tra i tanti splendidi scrigni d’arte italiani esclusi dai percorsi turistici più battuti e commerciali si annovera senza ombra di dubbio la Pinacoteca civica di Forlì.

La raccolta di dipinti e sculture dal XII al XIX secolo, è allestita dal 2005 presso il Museo San Domenico della città, che i forlivesi e i turisti visitano prevalentemente per le esposizioni temporanee ignorando, nella maggior parte dei casi, che nelle sale adiacenti siano custodite altre preziose opere d’arte.

La vicenda storia della Pinacoteca forlivese ha inizio quasi duecento anni fa, negli anni Trenta dell’Ottocento, quando al Palazzo della Missione (attuale Palazzo della Provincia di Forlì-Cesena) fu costituito il primo nucleo della collezione ricoverando le opere del territorio scampate alle requisizioni napoleoniche, quelle provenienti dagli edifici coinvolti in rifacimenti e quelle donate dalle famiglie notabili della città.

Passeggiando nelle sale si incontrano le opere di grandi artisti, come il Dittico di Beato Angelico, la Dama dei Gelsomini di Lorenzo di Credi, il Sarcofago di Antonio Rossellino, la misteriosa Fiasca fiorita e la celebre Ebe di Antonio Canova, capolavori di indiscusso valore, spesso richiesti in prestito per prestigiose esposizioni nazionali e internazionali.

Ma si scoprono anche storie meno note, non meno interessanti, che consentono di legare la produzione dei grandi artisti attivi nei centri più importanti a quella di artisti meno noti attivi in periferia, dove gli aggiornamenti arrivavano lentamente trovando un inevitabile adattamento all’arretrato contesto locale: in primis le botteghe dei forlivesi Marco Palmezzano, Francesco Menzocchi e Livio Agresti, che dopo soggiorni formativi in aggiornati centri artistici sono tornati in provincia portando le novità con cui erano venuti a contatto e influenzando così gli artisti locali.

 

Iniziativa realizzata con il contributo dell’Università di Bologna

Franca Pili

Franca Pili

Segreteria CUBo

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