E’ morta la ‘signora del giallo storico’ Danila Comastri

La scrittrice, aveva 74 anni. E’ stata la creatrice del personaggio di Publio Aurelio Stazio, senatore-detective dell’antica Roma protagonista di diciannove libri tutti ambientati in quel periodo storico, soprattutto sotto il regno dell’imperatore Claudio. Danila Comastri Montanari è morta venerdì 28 luglio nella sua casa di Bologna. L’annuncio della scomparsa è stato dato dalla pagina Facebook ufficiale dell’autrice. La camera ardente si terrà mercoledì 2 agosto, dalle ore 10 alle ore 11, al policlinico Sant’Orsola-Malpighi di Bologna.

Nata a Bologna il 4 novembre 1948, Danila Comastri Montanari si era laureata in pedagogia (1970) e in scienze politiche (1978). Per vent’anni ha insegnato storia alle scuole superiori e ha viaggiato ai quattro angoli del mondo, come ricorda la sua biografia ufficiale. Dal 1990, anno in cui è uscito il suo primo romanzo, “Mors Tua” (Il Giallo Mondadori), vincitore del Premio Tedeschi, si è dedicata a tempo pieno alla narrativa, privilegiando un genere, quello del giallo storico, che le ha permesso di conciliare i suoi principali interessi: lo studio del passato e l’amore per gli intrecci mystery.

Tra i suoi gialli storici “La campana dell’arciprete” (Garzanti, 1996), sullo sfondo delle campagne bolognesi della Restaurazione, e “Terrore” (Mondadori, 2008) dedicato alla Parigi rivoluzionaria del 1793. Ma la sua fama è legata soprattutto al personaggio di Publio Aurelio Stazio, senatore-detective dell’antica Roma protagonista di
diciannove gialli di grande successo, tutti con i titoli rigorosamente in latino, tradotti in decine di lingue. I volumi, che vedono il protagonista risolvere sempre vari delitti, sono stati pubblicati da Mondadori, l’ultimo dei quali è “Ludus in fabula” (2017). A questo genere ha dedicato anche il saggio “Giallo antico. Come si scrive un
poliziesco storico”

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