EXIT ANDREA // Ci ha lasciati Andrea Emiliani
Seguiamo l’aggraziato garbo anglosassone nel ricordare il caro, l’impareggiabile Andrea Emiliani con un obituario non firmato. Non si può, non si deve, affacciarsi con il nostro io, pronome detestabile!, nel ricordare un illustre uomo, quasi con l’intento, non tanto segreto, di far sapere che lo conoscevamo, che ci voleva bene, che l’abbiamo stimato, ricambiati. Ci saranno per Emiliani, tante penne accademiche, studiosi e studiose che ne diranno meraviglie; ascolteremo, nel convegno che celebrerà le sue virtù, parole dotte, da condividere. Qui intanto, sulla rivista che rappresenta tutta l’Università e dove si leggono parole che giungono dall’amministrazione, ricorderemo le virtù organizzative di Emiliani, la sua sapienza nel costruire e condividere nuove realtà culturali. Dobbiamo attribuire a lui e alla squadra dei collaboratori che ascoltarono le sue parole, con la grande mostra dei materiali dell’Istituto delle Scienze, apertasi nell’Accademia, nel settembre 1979, il primo annuncio del programma che ha condotto l’Università a costruire la mirabile realtà museale di palazzo Poggi restituendo alla sede originaria dispersi corredi settecenteschi. Emiliani aveva virtù e sapere, scriveva amministrando cultura; accanto a lui, conversando nell’ora del caffè mattutino, si diventava intelligenti e spiritosi. Subito si provveda in apposito scaffale della Biblioteca universitaria che sta rinnovando i fasti delle origini settecentesche, a raccogliere tutti insieme i libri, i cataloghi, gli scritti, del carissimo Andrea che in tante circostanze ha sovvenuto l’Università con i suoi consigli e con il suo lavoro.
Nella foto il Prof. Andrea Emiliani, all’Accademia delle Scienze di Bologna (Anno Accademico 2019).