Il presidente CUBo Rocco Mazzeo si stringe al dolore del collega Luca Prodi e della famiglia

Un altro lutto colpisce la comunità dell’Alma Mater Studiorum, domenica 30 luglio ci ha lasciati all’età di 86 anni Vittorio Prodi, fratello dell’ex presidente del Consiglio Romano Prodi ed ex professore associato presso il il Dipartimento di Fisica dell’Università di Bologna. Un altro lutto, dunque, un mese e mezzo dopo l’addio improvviso alla moglie Flavia Franzoni, ha colpito la famiglia dell’ex presidente del Consiglio dei Ministri. Vittorio Prodi, ex parlamentare europeo e già presidente della Provincia di Bologna, era malato da tempo ed è deceduto alle prime ore del mattino in un hospice bolognese, dove era ricoverato negli ultimi tempi. Il presidente CUBo prof. Rocco Mazzeo: «A mio nome e in rappresentanza del Circolo dipendenti dell’Università di Bologna, ci stringiamo al dolore del collega Luca Prodi e della famiglia per la perdita del padre prof. Vittorio Prodi». 

Nato a Reggio Emilia, laureato in fisica, professore universitario UniBo, attivo nell’associazionismo cattolico (presidente dell’Azione Cattolica di Bologna dal 1986 al 1992), scelse anche lui la strada dell’impegno politico verso la fine del 1992, quando si discuteva del referendum sull’applicazione del sistema elettorale maggioritario.

Nel 1995 si candidò con il centrosinistra per l’elezione diretta del presidente della Provincia di Bologna, vincendo con oltre il 60%. Contribuì alla fondazione dell’Ulivo e nel 1999 si ricandidò. Si attivò, tra le altre cose, per la nascita, nel 2002, della Scuola di Pace, con direzione e sede nel Parco Storico di Monte Sole, luogo degli eccidi nazifascisti.

Nel 2004 corse per il Parlamento europeo, dove rimase per due mandati, aderendo la prima volta al gruppo dell’Alleanza dei democratici e dei liberali per l’Europa e poi, nel 2009, a ‘Progressive Alliance of Socialists and Democrats in the European Parliament’.

Settimo dei nove fratelli Prodi, maggiore di due anni di Romano (con cui condivideva la passione per la bici), Vittorio lascia la moglie Sandra e quattro figli, chiamati come i quattro evangelisti, Giovanni, Luca, Marco e Matteo, quest’ultimo sacerdote. «Credo che mio padre abbia avuto moltissime fortune, una vita bellissima, una famiglia di origine meravigliosa, ricca di stimoli e di attenzioni. E una grande fede che ha ricevuto e coltivato. Ha avuto la fortuna di svolgere molti incarichi universitari e di ricerca, in politica (Provincia ed Europarlamento), e una grande passione per tutto quello che era veramente e autenticamente politico», dice don Matteo. «Credo
che questa sia la cosa più bella che ha avuto: questa passione per incarnare la santità ricevuta da Dio in una giustizia per gli uomini», prosegue il sacerdote.

In tanti, da tutte le parti politiche, hanno espresso cordoglio per la morte dell’ex eurodeputato. Tra gli altri, i
ministri Matteo Piantedosi e Anna Maria Bernini, il viceministro Galeazzo Bignami, i presidenti dei gruppi Pd in Senato e Camera Francesco Boccia e Chiara Braga.

«Mi stringo al dolore del presidente Romano Prodi per la scomparsa del fratello Vittorio – scrive su Twitter la ministra dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini – fine intellettuale e autentico uomo delle istituzioni, ma soprattutto un appassionato e instancabile docente e ricercatore. La politica e la cultura italiana perdono un illuminato protagonista. Alla famiglia Prodi il mio cordoglio e la mia più affettuosa vicinanza».

«Ha sempre dato prova di costante attenzione per le persone e la comunità, da presidente della Provincia di Bologna e da parlamentare europeo, unendo il grande spessore umano alle conoscenze di professore universitario e studioso», ha aggiunto il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini.

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