Imola, nella città dell’autodromo un Campus pronto a tagliare nuovi traguardi 

La sede imolese dell’Alma Mater Studiorum è un vero e proprio laboratorio di nuove iniziative, in sinergia con il territorio, in un contesto di rigenerazione urbana, di nuove sfide innovative sul tema della neutralità carbonica e sostenibilità in generale.

Il 10 marzo scorso si è svolta presso il teatro ‘Ebe Stignani’ la cerimonia di avvio ufficiale dei corsi di studio della sede imolese UniBo. E, rinnovando, una tradizione avviata già da diversi anni, l’evento ha dato l’opportunità al rettore prof. Giovanni Molari, alla referente Accademica della sede di Imola  dell’Alma Mater, prof.ssa Patrizia Tassinari, al sindaco del Comune di Imola, Marco Panieri e al presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Imola Rodolfo Ortolani, di fare il punto sullo stato di salute di quello che può essere considerato ormai a tutti gli effetti come il quinto Campus dell’Ateneo, e soprattutto di delinearne con nitidezza le linee di sviluppo futuro. 

“Vorrei sottolineare come la sede di Imola – ha dichiarato la referente della sede romagnola – abbia raggiunto quello status e quella dimensione che consente e consentirà l’innesto di ulteriori progetti di sviluppo, nei quali anche altri importanti stakeholder del territorio stanno investendo. Insomma un laboratorio sempre pronto a mettersi in gioco e a tagliare traguardi. E, non potrebbe essere diversamente, nella città che ospita un autodromo così prestigioso al mondo”.

Il complesso dell’Osservanza è destinato a trasformarsi nel polo della conoscenza, della scienza e della ricerca, all’interno del quale sono anche previsti laboratori per la ricerca su innovazione e sostenibilità, oltre a spazi di lavoro condivisi e di co-working pensati per mettere in comunicazione studenti e aziende. Ci saranno, infine, un info point e un laboratorio dedicato alla mobilità su due ruote, con annessi officina e deposito delle biciclette. 

Imola, nei numeri quasi un quinto Campus dell’Ateneo, punta ad un rapporto simbiotico con l’autodromo al fine di costruire un polo di ricerca, innovazione e formazione con riferimento a tematiche quali la sostenibilità ambientale, la sicurezza stradale e puntando a collaborazioni di livello internazionale.  

Più nello specifico, sul tema della neutralità carbonica dell’autodromo sono stati presentati i progetti di ampliamento dell’impianto fotovoltaico esistente e lo sviluppo del progetto europeo Ped (Positive Energy District), in collaborazione tra Ateneo, Enea, Formula Imola S.p.A., Con.Ami ed Hera, che vedrà trasformare il circuito automobilistico in un distretto energetico positivo ai fini della produzione di energia rinnovabile, con il duplice obiettivo di raggiungere l’autosufficienza energetica e di cedere l’energia prodotta in più alla città attraverso colonnine di ricarica elettrica. 

Per quanto riguarda la mobilità sostenibile, è in fase avanzata di definizione un progetto legato al car sharing elettrico del quale beneficeranno per primi proprio gli studenti universitari. Imola ha chiesto infatti di aderire ad una rete di cui fanno parte già altre città come Bologna, Ferrara e Rimini, collegate tra loro tramite Tper con un servizio di mobilità elettrica denominato ‘Corrente’. A tal fine si utilizzano auto elettriche (la prenotazione è via smartphone e si pagano solo i minuti di uso effettivo) con un’autonomia di 300 chilometri. Le auto, inoltre, possono accedere anche alle zone a traffico limitato e parcheggiare gratuitamente nelle strisce blu. Saranno messi a disposizione degli studenti UniBo voucher dedicati in modo da iniziare un percorso sperimentale. L’intento è di stringere un rapporto che vada al di là del solo ambito formativo e che permetta agli iscritti della sede imolese di innestarsi più agevolmente nella comunità locale e vivere la città dei motori dentro e fuori l’Accademia.   

Il rettore ha voluto sottolineare, infatti, la necessità di intervenire, assieme agli altri soggetti istituzionali del territorio, anche sulle politiche abitative e su altri aspetti della qualità della vita studentesca: “Vogliamo che i nostri studenti non siano solo utenti delle aule, ma cittadini delle nostre città”. In questa direzione va esattamente quanto annunciato pochi giorni fa dal sindaco: il Comune di Imola si è proposto di ampliare i servizi a disposizione degli studenti, a partire dalle convenzioni per poter fruire degli impianti sportivi e per poter accedere a prezzi molto agevolati ad eventi e iniziative. 

Anche in questo senso, Imola può essere un punto di riferimento importante per le politiche efficaci di integrazione attiva tra Università e comunità locale, in un’ottica di reciproca contaminazione e condivisione di un percorso di crescita culturale, sociale, valoriale.

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