M.O:«Un minuto di silenzio per le vittime dei conflitti nelle riunioni degli organi accademici»
Lo scorso 24 ottobre con un messaggio pubblicato sulla home page del sito dell’Alma Mater, si legge che «L’Università di Bologna partecipa con convinzione all’appello della Conferenza dei rettori universitari italiani (Crui) e rivolge un caloroso messaggio di vicinanza a studentesse e studenti provenienti dalle zone di guerra che frequentano le università italiane, così come a tutte le comunità accademiche coinvolte nelle aree di crisi».
I rettori italiani, nella riunione dello scorso 19 ottobre, hanno infatti «condiviso le iniziative che le singole università hanno deciso di avviare in occasione dello scoppio del conflitto in Medio Oriente. A fronte dell’attuale tragica recrudescenza degli scontri – si legge su Magazineunibo.it – sentono il dovere di rivolgere un caloroso messaggio di rassicurazione e vicinanza agli studenti provenienti dalle zone di guerra presenti nelle università italiane, nonché viva e trepidante solidarietà agli studenti, ai docenti e al personale tecnico amministrativo, tutti, coinvolti nelle aree di crisi».
Le Università italiane, e così anche l’Alma Mater di Bologna: «sottolineano inoltre come esse siano, per la loro stessa natura, luogo di incontro e dialogo fra le culture nonché di sviluppo di pensiero critico e razionale, strumenti ai quali guardare per ogni costruzione di pace. Nel teatro mediorientale e in tutti i luoghi, purtroppo numerosi, in cui si vive il dramma della guerra».

Per questo il 27 ottobre sui siti web degli atenei è stata esposta «la bandiera della pace a lutto. Inoltre, per tutto il mese di novembre osserveranno un minuto di silenzio per le vittime di tutti i conflitti all’inizio delle riunioni degli organi accademici».
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