Programma “Rinascimento”: Lezioni d’arte con Giacomo Alberto Calogero, Ricercatore del Dipartimento delle ARTI
In occasione della mostra allestita dalla Pinacoteca di Bologna in collaborazione con l’Università di Bologna, Giacomo Alberto Calogero, autore di alcuni capitoli del catalogo, ci propone le iniziative che seguono, sul periodo storico di riferimento.
Visita alla mostra Giulio II e Raffaello. Una nuova stagione del Rinascimento a Bologna, nata dalla collaborazione tra la Pinacoteca Nazionale di Bologna e il Dipartimento delle Arti dell’Università di Bologna. In mostra sono esposti alcuni capolavori del Rinascimento bolognese, a fianco di capolavori universali come il Ritratto di Giulio II di Raffaello, lo Sposalizio dipinto da Filippino Lippi e la Madonna di san Zaccaria del Parmigianino
I luoghi del Rinascimento in città
Chiesa di San Giacomo: per ammirare la Cappella Bentivoglio, testimonianza eloquente della magnificenza dei Bentivoglio e uno dei primi esempi a Bologna di architettura pienamente rinascimentale, peraltro arricchita da tre tele del giovane Lorenzo Costa e da una splendida pala di Francesco Francia.
Chiesa di San Giovanni in Monte, vero tempio del Rinascimento bolognese, che ancora conserva al suo interno vetrate di Francesco del Cossa, due importantissime pale di Lorenzo Costa e che in origine accolse la pala Scarani del Perugino e l’Estasi di Santa Cecilia di Raffaello.
Chiesa di San Martino, vero scrigno dell’arte bolognese, ancora pieno zeppo di capolavori rinascimentali, come le pale di Francia e Cossa, l’Adorazione dei magi di Girolamo da Carpi e soprattutto il lacerto di affresco del grande pittore fiorentino Paolo Uccello.
Oratorio di Santa Cecilia, decorato per volontà della famiglia Bentivoglio nel primo decennio del Cinquento. Al suo interno uno splendido ciclo d’affreschi realizzato da Francia, Costa, Aspertini, tanto bello che l’Oratorio è da sempre considerato una sorta di “Cappella Sistina» di Bologna
Chiesa collinare di San Michele in Bosco, al cui interno si trovano alcune delle testimonianze più precoci e rilevanti del raffaellismo a Bologna, dagli affreschi di Innocenzo da Imola alla Sagrestia decorata da Girolamo da Carpi, Biagio Pupini e Girolamo da Cotignola.