Time of Crisis
In tempo di crisi siamo tutti più lontani ma anche più vicini. È così che le distanze geografiche tra Tokyo e Bologna si sono azzerate per chi ha visitato Time of Crisis, l’interessante mostra di due giovani artiste emergenti che si è appena conclusa a Villa delle Rose, a cura di Giulia Pezzoli.
Tra storie di desertificazione urbana e lotta tra vegetazione e cementificazione, Time of Crisis è un dialogo sulla contemporaneità (instabile e precaria) tra l’italiana Elisa Caldana (Pordenone, 1986) e la giapponese Aki Nagasaka (Osaka, 1980). Di grandissima suggestione anche il tappeto sonoro, a cura della sound artist brasiliana Luisa Puterman.
La collaborazione tra le due artiste inizia nel 2018 a Tokyo durante il progetto di residenza internazionale Tokyo Arts and Space, in occasione del quale parte la loro riflessione comune sull’epoca che stiamo vivendo, connotata da un incessante susseguirsi di crisi – economica, politica climatica e, ovviamente sanitaria – che hanno reso la precarietà, usando le parole della curatrice «una sensazione ormai permanente nella vita di tutti i giorni e una parte costitutiva dell’identità individuale delle ultime generazioni».
La mostra è l’ultimo progetto nato dal programma di Residenze ROSE, di cui Elisa Caldana e Aki Nagasaka sono state ospiti dell’edizione 2021/2022, e che ha permesso loro di ritagliare sugli spazi della settecentesca Villa delle Rose, e generalmente al contesto cittadino bolognese, il progetto nato in Giappone.

Il programma Residenze ROSE nasce dalla donazione di dodici anni fa della professoressa bolognese Sandra Natali del proprio appartamento di Via Turati (a due passi dal museo Villa delle Rose). Insegnante di geografia all’Istituto tecnico professionale Manfredi Tanari, Sandra Natali, prematuramente scomparsa nel 2010 per un tumore, ha sempre coltivato una forte passione per l’arte, maturata durante i suoi studi alla facoltà di Lettere all’università di Bologna tra la fine degli anni Sessanta e i primi anni Settanta. La professoressa, che è stata a sua volta una pittrice e che insieme all’appartamento ha ceduto alla GAM anche la sua collezione di quadri, ha posto come unico vincolo al suo lascito che venisse assegnato un contributo economico annuale a giovani artisti meritevoli. Il gesto, straordinariamente generoso, ha fatto si che il MAMBo, allora diretto da Gianfranco Maraniello, decide di non vendere l’appartamento e di farlo diventare residenza per giovani artisti, a cui da più di un decennio viene offerta nella nostra città la possibilità di fare ricerca confrontandosi con il tessuto locale e nel contempo collaborando con altre istituzioni e realtà internazionali.
Times of Crisis è dunque il risultato creativo che Elisa Caldana e Aki Nagasaka hanno sviluppato durante il proprio soggiorno a Bologna, durato otto settimane e iniziato nella seconda metà di settembre 2021. Con le loro differenti sensibilità, le due artiste hanno attivato segreterie telefoniche di attività commerciali temporaneamente chiuse, affidato piante alla cura dei visitatori e raccontato storie come quella del Signor C e della sua casa di legno, che resiste ai cicli di urbanizzazione e spopolamento del suo quartiere e risponde alla feroce speculazione edilizia con la folta vegetazione che protegge la sua casa (e la storia della sua famiglia). Storie accompagnate a immagini poetiche grazie ai bellissimi disegni creati da illustratori Manga. La mostra non si ferma alle sale di Villa delle Rose ma attraversa anche le strade della città grazie a un serie di affissioni. Fondamentale anche il circuito virtuale, che permette di continuare il racconto grazie all’utilizzo di codici QR associati alle immagini esposte in mostra e affisse per le strade. Chi non ha fatto a tempo a vederla può cercarla per le vie di Bologna e ascoltarne le storie su http://www.mambo-bologna.org/residenzaperartisti/CaldanaNagasaka/
Crediti fotografici @Eva Bartoli